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Dopo la caduta del fascismo e, soprattutto, dopo l'8 settembre, anche in Basilicata i partiti politici si riorganizzano. Rinasce la stampa libera e sui giornali di partito tengono banco i grandi temi che interesseranno la storia dell'Italia e del Mezzogiorno nel dopoguerra, dalla ricostruzione alla riforma agraria, dalla nuova forma dello Stato alla partecipazione dei ceti popolari alla democrazia. Si discute anche dei tentativi di epurazione mentre non pochi esponenti del vecchio regime trovano nuove collocazioni all'ombra della futura classe dirigente. Partiti e sindacati si strutturano, intanto, sul territorio per organizzare il consenso in vista delle prime elezioni libere per le amministrazioni comunali. Uomini dell'antifascismo, ma anche del vecchio ceto liberale, diventano i protagonisti del nuovo corso e i congressi di partito accolgono in Basilicata i grandi leader nazionali come Togliatti. Sullo sfondo la pauperizzazione dei ceti rurali e i tumulti popolari, con gli assalti a carceri ed uffici, che spaventano la borghesia ma, al tempo stesso, pongono inquietanti interrogativi alla futura classe dirigente...